martedì 1 dicembre 2009

Genesi di una testa di cazzo (II)

Già, riconoscere i propri pregi come un passo verso l'affermazione del sè (ma chi l'ha inventata sta espressione?!) o piuttosto come inizio di una deriva arrogante, visto che implica la rinuncia alla modestia che diventerebbe falsa se tenuta in vita? Già perchè in fondo conosco i miei pregi, o forse non mi basterebbe risaltare per la mia normalità in contrasto alla mediocrità vigente, visto che il panorama umano e quello maschile in particolare sono piuttosto desolanti (ecco la testina di cazzo che spunta..che tenera..). Alla fine di tutto, il problema non sta nel riconoscere i miei pregi e nemmeno forse nemmeno nell'indulgere ai miei difetti, ma sta nella natura e nel tipo degli uni e degli altri, assemblati e bilanciati in modo da non consentirmi un'agevole marcia di avvicinamento alla felicità.

8 commenti:

  1. Come ti capisco! Sono sempre piu' convinta che la prima a farmi lo sgambetto sono sempre io!

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  2. Che ti devo dire...sarà perchè mi piace quello che scrivi e come lo scrivi:)

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  4. Vittoria, tu mi sembri il tipo che cade in piedi pero'

    stressa: e' tutta apparenza, come tutto

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  6. per me ti fai troppi problemi... un po' di spontaneità alle volte ci può stare, senza che sia tutto oltremodo calcolato...

    suvvia Gary, i complimenti [specie se molesti] mettono a disagio tutti, solo delle teste di cazzo possono goderne veramente... e tu non lo sei.

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