mercoledì 22 luglio 2009

Non dirmi come va a finire


Sfogliando le nostre foto avevo notato che mi piaceva ritrarla sfocata mentre si allontanava, a questo scopo le dicevo: "vai in quella direzione", che fosse lungo un molo su una spiaggia, o verso una duna nel deserto o su un viale in un bosco fiammeggiante di colori autunnali. Forse era ciò che volevo già allora. La cosa mi ha ricordato mio padre che camminava due passi avanti rispetto al resto della famiglia, quasi un accenno di fuga. A volte i finali sono già scritti dentro di noi, albergano nel subconscio, sono desideri inespressi, che finchè ci è possibile disconosciamo ostinatamente.

7 commenti:

  1. E' triste quello che scrivi.
    Se tutto è davvero predestinato perché combattere per cercare di sopravvivere?
    Spero che non sia così.

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  2. che vogliamo allontanarci dalle persone o che desideriamo che lo facciano loro o che siano loro a volersi allontanare da noi e' nella natura delle cose, ne' triste ne' allegro. L'importante e' non far finta di nulla ma prenderne atto forse

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  3. vai in quella direzione...non era la stessa verso la quale tu tendevi evidentemente..fortuna che è sparita prima che tu la fotografassi in cima al baratro.. <;-)

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  4. Posso scrivere la cazzata?

    - Vai un po' in là...
    - Qui?
    - Ancora un po'... Ancora un po'... Ancora un-
    - AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH


    Coffcoff...
    Emh, non è che posso sempre dire cose serie e intelligenti, no?!

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  5. ehm, in effetti era anche un po' cosi' temo.. :)

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  6. ...è che secondo me qualcosa di già scritto si può cancellare e riscrivere a piacimento, tutto qui...

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  7. non se sia vero o meno ma e' bello crederci comunque..

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