martedì 4 agosto 2009

Esprimere il desiderio (2)


Entrò in biblioteca per restituire un libro e, come gli accadeva varcando la soglia di ogni luogo affollato, con un colpo d'occhio valutò la densità di presenza femminile. Dalla visione periferica ricevette alcuni segnali interessanti, una folta capigliatura mora, pelle abbronzata e spalle scoperte. Nella frazione di un secondo attraversò differenti sensazioni: curiosità, desiderio, sorpresa, delusione, vergogna. Si sentì un idiota e si avviò mestamente verso la donna avvistata che in prima battuta non aveva riconosciuto essere sua moglie e che non sapeva essere lì.

18 commenti:

  1. eheheh.. divertente.. si vede che aveva scelto bene fin dall'inizio, allora..

    RispondiElimina
  2. quando ci abituiamo alle cose sembriamo non vederle piu'..

    RispondiElimina
  3. diceva una vecchia canzone : " mi sono innamorato di mia moglieeeeeeeee"

    RispondiElimina
  4. gran paraculo Gianni Nazzaro.. faceva il playboy e poi scriveva la canzone alla moglie per farsi perdonare :D

    RispondiElimina
  5. ridevo per la tua risposta Gary

    RispondiElimina
  6. e tu, gary, le vedi ancora le cose a cui sei abituato?

    RispondiElimina
  7. Nahe: mia mamma adorava Nazzaro, magari sono suo figlio illegittimo

    Diletta: tanto verosimile da sembrare quasi vero

    lost: io no, e tu?

    RispondiElimina
  8. devo dire che ti commento in modo inappropriato.

    RispondiElimina
  9. Mi chiedo cosa possa esser stato a modificare la visione di quella donna tanto da renderla in prima battuta sconosciuta ad occhi che invece avrebbero dovuto riconoscerla al volo.
    Ampliare gli orizzonti, restare con lo sguardo aperto, aiuta. A volte, salva persino.

    RispondiElimina
  10. Nahe: noo, perche'? :)

    2elle: e' un po' il solito discorso, vedere le cose e le persone da un altro punto di vista, decontestualizzarle, le rende nuove. Cio' che dici sul restare con lo sguardo aperto e' profondamente vero, se addirittura possa salvare non lo so ma aiuta

    RispondiElimina
  11. Ti spiego, dovrei scrivere qualcosa inerente al post a quello che hai scritto, e non commentare il commento, ma era carina la tua risposta che mi aveva fatto sorridere, ed è per questo che ho scritto in quel modo.
    Quante seghe mentali inutili le mie vero?!! :-), sorrido perchè ne sono pure consapevole.
    Un sorriso a te.

    RispondiElimina
  12. Mi ha fatto pensare molto questo tuo post perché anch'io, come te, non vedo più quello a cui sono abituata.
    E non voglio che sia così.
    Penso che ci scriverò sopra qualcosa, o forse no. :)

    RispondiElimina
  13. Bellissimo... lo sguardo inconscio modifica il conscio!
    Bravo, veramente.

    RispondiElimina
  14. è strano i tuo blog sembrano l'uno la luce e l'altro l'ombra, ho letto un pò di ciò che scrivi...non mi sembrano appartengano alla stessa persona (può essere solo una prima impressione..)mi sembri in lotta con te stesso...dovresti "stapparti".
    Mi piacciono molto i tuoi disegni e come usi le parole...ciaoooo

    RispondiElimina
  15. contessa: me l'hanno detta questa cosa dello stapparmi, sei molto arguta evidentemente, sto cercando forse un cavatappi di dimensioni adeguate :) grazie dei complimenti

    RispondiElimina