domenica 24 luglio 2011

Nidi

Ieri rincasando dopo la mezzanotte incrocio la coppia del terzo piano, ad un orario per loro insolito e noto che non sono in compagnia della figlioletta. Stamane me li ritrovo nuovamente di fronte uscendo dall'ascensore: ancora senza figlia al seguito, sembrano stravolti, in tenuta da jogging con l'aria di chi ha fatto una maratona olimpica e allora capisco. Con ogni probabilità la figlia sarà in un qualche campo estivo o colonia o con i nonni e i due, complice un qualche articolo di una rivista femminile dal titolo "cosa fare per non patire la sindrome del nido vuoto", oppure "come rinvigorire il tuo rapporto di coppia" oppure "riprendetevi i vostri spazi" o ancora "stare bene con sè stessi e con il partner", ha convinto i due o più probabilmente uno dei due (quello propositivo, anzi quella) che ha trascinato anche l'altro (quello sempre recalcitrante) a condensare in una o due settimane la riconquista del rapporto di coppia brasato dal mestiere di genitore (e chissà cosa riserva il programma di recupero tra le 4 mura della camera da letto .. uuuu ... un turbinìo di accessori, protesi e completini che te li raccomando).
L'immagine di quei due di ritorno dalla probabilmente ultima uscita di jogging della loro vita mi ha fatto venire voglia di gettarmi da un viadotto in autostrada, un'impressione tristissima; sarà che i due mi sembrano l'ennesima coppia in cui non ci si sceglie ma ci si trova un po' per caso, ci si tiene stretti, accontentandosi e ancora grazie. Credo ce la faranno a rinverdire i vecchi fasti, magari facendo il secondo figlio, un classico della coazione a ripetere in forma di cazzata, del resto so anche per esperienza personale che dall'interno si riesce a sopportare situazioni che osservate dall'esterno sembrerebbero impossibili da reggere e che non infliggereste nemmeno al vostro peggior nemico. Ma lo stesso effetto credo me lo avrebbe fatto un marito con la moglie in vacanza che tenta disperatamente un improbabile combino oppure la novella separata che gusta la ritrovata liberta' sugellando
catarticamente la nuova fase della propria vita con un fantastico tatuaggio, o ancora il singolo ageè che si tinge e si fa sfoltire e disegnare le sopracciglia.
Che poi perchè i certo imbarazzanti e modesti, ma pur sempre onesti e inevitabili tentativi di questa povera umanita' di tirare avanti mi intristiscono tanto, ancora non l'ho capito, vorrei solo che la quota di mie proiezioni rispetto alla realtà vera di ciò che osservo fosse maggioritaria ma purtroppo ne dubito. Certo che come dicevano le Bananarama l'estate e' veramente crudele, col suo dilatare i tempi e contrarre gli spazi fa scoperchiare la ribollita in cui le nostre vite si dibattono faticosamente e senza speranza alcuna.
(preghierina della sera: caro gesù bambino domani cerca di privarmi per un po' di questa chirurgica lucidità che mi fa intravedere le cose nella loro essenza e senza sconti, che lo spettacolo dell'umanità nuda e cruda è spesso assai difficile per me da sostenere.)