venerdì 17 luglio 2009

Lonely Planet


Era riuscito ad accettare quasi tutto, ma quella piccola, destabilizzante verità, ossia che siamo tutti, a prescindere, definitivamente soli su questo globo terracqueo, davvero non riusciva a metabolizzarlo. Non si arrendeva all'idea che la sua vera essenza che si rivelava attraverso una serie di flash, di sequenze di pensieri fulminei che balenavano nella sua testa nei momenti piu' insignificanti, fosse qualcosa che nessun tempo e nessun linguaggio sarebbero stati in grado di spiegare a chicchessia, ammesso che qualcuno potesse essere realmente interessato a comprenderli, e che l'unico linguaggio che sembrava in grado di rendere questa condivisione possibile, l'amore, rivelasse solo a distanza di tempo la sua fallacita', svelando la sequela ininterrotta di fraintendimenti ed equivoci che in precedenza nessuno aveva interesse a comprendere appieno.

8 commenti:

  1. credo che sia giusto così.
    l'ultima parte intendo, l'amore si deve vivere. stop. poi quel che dovrà essere sarà.
    c'è sempre tempo per prendere consapevolezza della propria singolare solitudine.

    RispondiElimina
  2. ..bhè,soli con una lonely planet non è male.Almeno sei in viaggio o in procinto di farlo! :-)

    RispondiElimina
  3. nessun viaggio in procinto, e' solo che anche la terra e' solinga nel suo brodo di stelle come noi lo siamo nel minestrone di anime :)

    RispondiElimina
  4. Ma che splendido post, che splendido modo di scrivere!

    RispondiElimina
  5. Yrom, ehm .. in questi casi mi viene sempre il dubbio che mi si stia prendendo in giro ma se cosi' non e' grazie mille :) .. sopratutto per esserrti andata a leggere un vecchio post, apprezzo tantissimo

    RispondiElimina
  6. (ehm...e se li sto leggendo tutti d'un fiato vecchi e nuovi vinco il bonus apprezzata dell'anno??)No, non commento per prendere in giro.

    RispondiElimina
  7. hai stravinto..:) Quando hai finito ti do' i link ai miei vecchi blog :D

    RispondiElimina