giovedì 30 luglio 2009

Povera patria


Un paese già in metastasi che si autodivora é per sua natura immune alle minacce esterne; non attecchisce nulla sugli organi in cancrena, nessuna epidemia, che si tratti mucca pazza, di aviaria o di pandemìa suina, ma nemmeno crisi economiche trasmettibili con titoli tossici e mutui sub-prime, persino loro ci hanno schifato o forse non si sono fidate. Gli altri paesi sono in emergenza ma noi no, l'emergenza e' il nostro stato naturale, non ci accorgeremmo della differenza, noi non tocchiamo il fondo, lo abitiamo; siamo come scarafaggi abituati a tutto e pronti a tutto, assuefatti alla puzza di marcio che mascheriamo con due gocce di profumo.

mercoledì 29 luglio 2009

Non sai quello che ti perdi


"Pronto?! ciao !", .. "come? hai passato la notte con Marco?" "ah.." "avete fatto l'amore ed è stato molto bello.." "capisco.." "lui e' cosi' carino mi dici.." "noo! ma figurati se ci sono rimasto male..!""ma quale tono strano!?" "ma no, ma scopa con chi ti pare!" "certo che non pretendo tu mi rimanga fedele anche se la nostra storia e' finita" "ah.. ti ho lasciata io?! è vero .. e perchè ti ho lasciata?" "perchè sono un coglione e le cose belle le so apprezzare solo quando le ho perse o forse proprio perchè le ho perse mi sembrano ancora piu' belle .."
Già..ora ricordo, deve essere per quello che ora sto così di merda.

lunedì 27 luglio 2009

Odore di casa


Estate, tempo di viaggi, di visite. Ricapiti in vecchie case che hai conosciuto in un'altra eta' della tua vita. Appena varchi la soglia ti assale quell'odore unico e irripetibile che contraddistingue ogni casa. Odori a volte riconoscibili: soffritto, muffa, fiori, pipì di gatto, stantìo, cera, fumo, deodorante..o quasi sempre un imperscrutabile sinfonia di odori, dietro la quale si nasconde un'inconsapevole alchimista di profumi, generalmente una donna, la donna di casa. E quell'odore, in qualche misura familiare, all'istante fa riemergere miracolosamente gioia, malinconia, imbarazzo, insicurezze, ricordi, rimpianti come se fossero rimasti congelati nel tempo e nello spazio in quella casa finchè qualcuno non ti apre quella porta e te li risbatte in faccia.

sabato 25 luglio 2009

Condurre la propria vita


Sali' sul treno tutto eccitato, poso' la valigia, abbasso' il finestrino e si affaccio' per osservare, come amava fare, il gran viavai che si svolgeva nella stazione, tutto un andirivieni di persone contente che come formiche si spostavano con bagagli di ogni tipo verso le proprie destinazioni; sui binari vicini treni che arrivavano e partivano di continuo. Quando l'attesa comincio' a protrarsi eccessivamente fu preso da una certa insofferenza e colto da un dubbio si mise a percorrere i corridoi in direzione della motrice, il treno sembrava deserto; arrivato alla prima carrozza, entro' nell'abitacolo della motrice, deserto anch'esso. C'era solo una giacca da ferroviere appesa ed un cappello adagiato sul sedile del conduttore. Non resistette alla curiosita' e indosso' la giacca e il cappello che sembravano fatti su misura per lui, guardo' verso i comandi della motrice.. ora toccava a lui

giovedì 23 luglio 2009

Talenti


Sembra che ognuno possieda un talento e che si debba solo scoprirlo; e' una vita che mi chiedo quale sia il mio. Io non sono un tipo particolarmente sveglio, anche piuttosto lento eppure afferro le cose al volo. Ma non in senso metaforico, in senso fisico; questione di riflessi credo, se mi cade un oggetto dalle mani, d'istinto vado ad intercettarlo sulla traiettoria che lo conduce al pavimento "tac!", una cosa fulminea, che sorprende pure me, che manco Superman quando gli lanciano una ragazza in ostaggio giu' dal grattacielo. Quindi come mettere a frutto questo talento? Giocoliere nel circo Barnum? Catcher in negozio di cristallerie? Adesso che ho riconosciuto il mio talento e poco prima che arrivi Parkinson mi aspetta un grande futuro.

mercoledì 22 luglio 2009

Non dirmi come va a finire


Sfogliando le nostre foto avevo notato che mi piaceva ritrarla sfocata mentre si allontanava, a questo scopo le dicevo: "vai in quella direzione", che fosse lungo un molo su una spiaggia, o verso una duna nel deserto o su un viale in un bosco fiammeggiante di colori autunnali. Forse era ciò che volevo già allora. La cosa mi ha ricordato mio padre che camminava due passi avanti rispetto al resto della famiglia, quasi un accenno di fuga. A volte i finali sono già scritti dentro di noi, albergano nel subconscio, sono desideri inespressi, che finchè ci è possibile disconosciamo ostinatamente.

martedì 21 luglio 2009

Ex (abrùpto)


Sale questa tipa con delle sue amiche e si piazza di fronte a me seduto; pazzesco, sembra identica a Giulia solo un po' piu' vecchia e un pò piu' carina. Io continuo a fissarla incredulo e lei sorprendentemente non mi degna neanche di uno sguardo e continua a chiacchierare con le sue amiche. Eppure Giulia e' stata l'unica donna che mi abbia capito e che nonostante questo mi abbia amato, sicuramente piu' di chiunque altra, eppure questa qua non sembra nemmeno accorgersi di me, non si rende conto di quello che sta facendo, stronza.

lunedì 20 luglio 2009

Riso amaro


"Mi daresti una tua foto? magari meglio una in cui sorridi.." è una parola, trovare una mia foto in cui sorrido, ne ho una forse del 90. Eppure sorrido di frequente, rido persino ma e' che spesso sono io il fotografo e con l'autoscatto mi viene tutto tranne che da ridere, ma è anche che la mia espressione naturale, quella di default, che ogni tanto sorprendo sul mio volto riflesso in una vetrina, e' la smorfia di uno che sta ripercorrendo con la mente l'esperienza della sua ultima colonscopia.

venerdì 17 luglio 2009

Lonely Planet


Era riuscito ad accettare quasi tutto, ma quella piccola, destabilizzante verità, ossia che siamo tutti, a prescindere, definitivamente soli su questo globo terracqueo, davvero non riusciva a metabolizzarlo. Non si arrendeva all'idea che la sua vera essenza che si rivelava attraverso una serie di flash, di sequenze di pensieri fulminei che balenavano nella sua testa nei momenti piu' insignificanti, fosse qualcosa che nessun tempo e nessun linguaggio sarebbero stati in grado di spiegare a chicchessia, ammesso che qualcuno potesse essere realmente interessato a comprenderli, e che l'unico linguaggio che sembrava in grado di rendere questa condivisione possibile, l'amore, rivelasse solo a distanza di tempo la sua fallacita', svelando la sequela ininterrotta di fraintendimenti ed equivoci che in precedenza nessuno aveva interesse a comprendere appieno.

giovedì 16 luglio 2009

YouTorn


Prodromi di follia: quando la ragazza, guardando in camera ha detto: you like it if I stroke it like this, don't you? Ho fatto cenno di sì con il capo

martedì 14 luglio 2009

Ioni di litio


All'inizio funzioni come una normale batteria, un po' meno performante ma quasi non te ne accorgi; poi dopo un po' hai bisogno della ricarica, gia' questa volta la carica dura meno della precedente ma non ti preoccupi. Dopo un numero imprecisato di volte noti che la durata della tua carica e' drasticamente ridotta tanto che rapidamente ti trovi ad essere piu' spesso in carica che a funzionare. Non puoi nemmeno maledire la gestione delle tue energie in quanto come dice wikipedia " presenti un degrado progressivo anche se non vieni utilizzato, indipendentemente dal numero di cicli di carica/scarica" e ti ritrovi esausto e dipendente da alimentazione esterna.

Vega


In coda alla mansa una mia collega volge uno sguardo disgustato verso il mio vassoio; il problema e' che lei e' una vegana integralista, indagata per azioni illegali dell'ALF; e il mio vassoio e' pieno di proteine animali morte ammazzate con sadismo inaudito. Il suo sguardo di disprezzo non mi provoca sensi di colpa ma sento le mie arterie intasate che mi danno di gomito, lei va a sedersi come sempre da sola, a rafforzare lo stereotipo che certe persone amano piu' gli animali degli esseri umani. Anche io vado a sedermi da solo ma che cazzo, io sono coerente, non amo nemmeno gli animali.

lunedì 13 luglio 2009

Ereditara


Tra le drammatiche conseguenze della mancata accettazione dei propri difetti e dei propri limiti, aveva mancato di considerarne una tra le piu' spinose. Se ne rese conto quando in suo figlio cominciarono ad emergere, come in uno specchio delle brame al contrario, esattamente le cose che detestava di se' stesso, ed allora si trovo' di fronte ad un dilemma che lo costringeva a muoversi dalla propria posizione: cominciare ad essere piu' indulgente con se' stesso e quindi con il mondo o cominciare a detestare anche suo figlio.

sabato 11 luglio 2009

Deriva


A volte basta un attimo, un momento di distrazione e all'improvviso perdi la direzione, i piccoli mattoncini messi uno sull'altro dal momento della tua partenza da Scilla, si sgretolano e cadono come un'enorme domino. Non sai piu' in che direzione puntare e sopratutto cosa avessi in mente quando eri partito, non sai se rientrare o proseguire ma e' indifferente perche' non sapresti come farlo. E allora sei tentato di cedere alle correnti, di farti sballottare senza un fine preciso, ti affezioni al senso di smarrimento anche se sai che non puo' portarti nulla di buono, sai che ti costerebbe fatica ritrovare la stella polare e predisporti a riprendere il controllo di te stesso sempre che le acque si calmino e te lo consentano.

mercoledì 8 luglio 2009

Peso


Giuro che non lo faccio apposta, ma sembro calamitato verso libri che mi possano far del male; stavo leggendo "Oblio" di Foster Wallace e dopo il racconto terrificante sul bambino ustionato (e ancora segnato dalla lettura di Infinite Jest) dico: ok r.,basta, perche' non passi a qualcosa di piu' leggero? e nel mucchio dei libri in lista d'attesa pesco Yates (Disturbo della quiete pubblica), che dico ok, non sara' proprio una passeggiata ma dovrebbe essere piu' scorrevole, a scorrere scorre, ma anche sottotraccia e in profondita' e si rivela l'ennesima parabola discendente di un uomo con il quale mi esercito a individuare le differenze come in un esercizio enigmistico.

lunedì 6 luglio 2009

Centrale


Arrivato con il treno a Milano stavo per mettermi a piangere; Milano Centrale non e' il luogo ideale dove piangere, le lacrime versate rischiano di essere travolte da orde di persone indaffarate che poi magari scivolano e si incazzano o ti denunciano. Non ne conosco il motivo, del pianto intendo, visto che una volta tanto sui binari non stavo salutando qualcuno che partiva o arrivava ne' c'era qualcuno ad attendermi, ma il motivo non credo fosse nemmeno in questa assenza, ne' nel desiderio di salutare qualcuno affinche' potesse partire dalla mia vita o che qualcuno potesse arrivarvi, forse e' solo perche' per tutto il viaggio ho sentito le stronzate di un concorrente del Grande Fratello 2008 seduto affianco a me, in ogni caso non ce l'ho fatta, a piangere, e quelle lacrime ingoiate si sono trasformate forse in sudore in questa giornata con molto calore molto poco umano.

sabato 4 luglio 2009

Mind the gap


Ogni volta che si trovava ad osservare Piero non si capacitava di come le persone potessero riuscire ad accettare la distanza abissale che esisteva tra la loro vita e cio' che avrebbero voluto che fosse o cio' che loro avrebbero desiderato essere realmente; e di come lo facessero senza agitarsi o senza autodistruggersi lentamente ipnotizzati dalle loro continue distrazioni contingenti.

venerdì 3 luglio 2009

Un'altra vita


Un'altra vita in cui entrare, imparare a conoscere i nomi dei tuoi amici, capire quali sono i tuoi ex, quali gli spasimanti, quali stress ti porti a casa dal lavoro, i nomi dei tuoi colleghi, le manìe, quali cose ti posso dire e quali non vuoi sentirti dire, il rapporto che hai con i tuoi, quali soffi di vento ti fanno vacillare, costruire la mappa delle tue emozioni.. bello, in una parola: conoscerti .. pero' madonna santa che fatica ogni volta!

giovedì 2 luglio 2009

Spalle a terra


Non ci provare, non ci contare, non mi contare, se ti appoggi me scanso, non ci sono, non ti affidare, se mi vuoi cerca di non avere bisogno di me, non dipendermi, te prego mo' basta, le mie spalle sono al completo

mercoledì 1 luglio 2009

La paura ha le gambe corte


avrei voluto almeno una volta, anche solo per una volta, rimproverarmi di avere fatto il passo piu' lungo della gamba; dimostrare a me' stesso che l'approccio conservativo ed esageratamente prudente verso le cose della vita fosse realmente necessario al fine di evitare guai peggiori. Altrimenti mi sarebbe rimasto per sempre il dubbio su quali fossero i miei reali limiti come individuo, non avendo mai messo a dura prova le mie capacita' fino al loro estremo.