Perchè? perchè mi piacciono tanto i film che finiscono male? forse perchè è probabile che un film di spessore finisca male ed è certo che un film stupido finisca bene? perchè pensare che un libro che mi conduca per mano dentro il dolore sia più autentico di uno che scelga un registro leggero? E' forse solo un modo di esorcizzare ciò che si teme? Perchè una musica allegra non mi darà mai la stessa intensità di un pezzo struggente? Come mai chi mi appare triste debba di diritto essere considerato sensibile mentre chi è spesso allegro è probabile venga tacciato di frivolezza? Come se non esistesse anche una tristezza ottusa, come se non esistesse una leggerezza consapevole, forse l'allegria non ha l'esigenza di essere socializzata, forse il disagio necessita di un'elaborazione e di un senso mentre l'allegria va consumata di getto, forse esiste una sorta di scaramantico rispetto per chi soffre che a volte si traduce in una malcelata invidia per chi gioisce. Non ha senso.
Quanto è bello questo post. Hai perfettamente ragione (hei ma sei un musso?!?!? sai che la ragione ce l'han sempre loro...e tu, non essendolo, dimmelo! qual'è il tuo segreto?).
RispondiEliminaSi, ma a parte aver centrato e descritto un qualcosa di verissimo, è la delicatezza del come l'hai scritto.
Bello GAry! (Per me leggerezza è intera bellezza, con tutto ciò che c'è dietro l'angolo incluso.)
Salutami il mio nuovo amico, digli che sono sempre stata una sua grande ammiratrice e che poi non gliel'ho mai detto, balla divinamente!
Lo sai perchè ci piacciono le "cose tristi"? Perchè danno un senso (e uno specchio) al dolore che ognuno si porta dentro...:)
RispondiEliminabaci baci
i film che preferisco ultimamente sono quelli che fanno magari sorridere, e poi quando non te l'aspetti ti tirano un cazzotto.
RispondiEliminae alla fine il più delle volte finiscono male. quindi sì, anche a me fondamentalmente piacciono le cose tristi
a me piacciono i film che fino alla fine non si sa come vanno a finire. quindi possono anche finir bene, oppure essere tristi, non importa, basta che sia un finale inaspettato.
RispondiEliminacerte volte però, lo ammetto, ho esplicitamnete voglia del lieto fine e mi cerco i film che si capisce già dal titolo che non mi deluderanno...sono romantica...
Sarebbe un commento lungo, ma tanto lungo che per evitarlo sarà brevissimo:
RispondiEliminaC'è anche il sarcasmo amaro, che cela un veleno ancor più intenso!
yrom: ma che è un musso?
RispondiEliminalilith: dici che ce l'abbiamo tutti?
marco: sì, il male che arriva del tutto inaspettato è ancora più coinvolgente
bionda: beh c'è romanticismo e romanticismo
dautre: eh no eh?! adesso titi furoi tutto, a puntate se vuoi..
Siamo realisti. A volte troppo, a volte meno.
RispondiEliminaPoco sognatori e, forse, più cinici, per quel retrogusto amaro che ci ha lasciato la vita.
Tu vuoi svegliare la scrittrice repressa che c'è in me??? Ma per uno dei rari amanti del genere "Drama", questo ed altro! Ti mando i volumi I II III de "Lo spettatore masochista" a casa se vuoi :)
RispondiEliminalinda : ma no dai, siamo ancora pieni di sogni, se no non saremmo così delusi
RispondiEliminadautre: veramente te li avevo chiesti già a suo tempo ma ti rifiutasti..
Non mi sono mai rifiutata Gary... Sono solo abituata a sentirmi inopportuna!
RispondiEliminaOgni tanto però il lieto fine ci vuole...almeno nei film e nei libri, e che cavolo!
RispondiEliminaAnche io, gherì, mi rifugio dentro al grigio per scovare le mie emozioni più profonde: è che siamo tutti convinti che nella tristezza e nel dolore i veri artisti diano il meglio, a livello intrinseco e poetico.
RispondiEliminaPoi pensi ad "Amici miei", per esempio, e capisci che son tutte stronzate.
duatre: ma no, parlavo dei tuoi scritti..
RispondiEliminastressa: e chi l'ha detto?
calzino: se non la smetti di chiamarmi gherì ti faccio un altro ritratto
duatre: ma no, parlavo dei tuoi scritti..
RispondiEliminastressa: e chi l'ha detto?
calzino: se non la smetti di chiamarmi gherì ti faccio un altro ritratto
Lo so :)
RispondiEliminama mi sembrava inopportuno mandarteli dopo che è passato del tempo...
uff dautre, sì na chiavica..:)
RispondiEliminauè scurnacchiato!!! Io ti faccio un piacere e tu manco apprezzi!!! A si??? E mo ti intaso la posta... Tié...
RispondiEliminavista la tua abilità informatica più che altro rischi di fonderti il pc :)
RispondiEliminagherì, perchè, non ti piace? è che dopo mario merola... ;)
RispondiEliminaGherì (hehehe), piuttosto se non ti arriva sai il perché :) chi sa a chi l'avrò spedito...
RispondiEliminaE poi così ho sempre una scusa pronta!
ArrivedOrci!
Dai, non ci credo che proprio il lieto fine ogni tanto non lo vorresti anche tu...guardami negli occhi e prova a negare:)))
RispondiEliminastressa: no, no e poi no uff
RispondiEliminaha ragione Calzino, Gherì...si pensa che gli artisti diano il meglio di se quando sprofondano nella malinconia e nella depressione...guarda un po' i più grandi pittori e poeti....però poi se penso agli stilisti (creano anche loro??) non mi sembrano così malinconici o depressi...o forse con una American Express Gold si è diversamente malinconici...che dici Gherì???
RispondiEliminaSei proprio coopo di nome e di fatto allora!
RispondiEliminammh, io rido al quotidiano e del quotidiano e trovo che il grottesco sia quanto di più vicino alla realtà si possa immaginare.
RispondiEliminapoi c'è da dire che si fa spesso come i bambini, che giocano coi mostri illudendosi di dominarli.
mich non lo so, ma quando penso a una leggerezza consapevole, lucida e divertente mi viene in mente anche il tuo modo di scrivere
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