sabato 24 aprile 2010

Black ink

E' una goccia di inchiostro in una boccia d'acqua limpida,.. un certo tipo di notizia. Quando ti arriva ne percepisci per un inafferrabile istante tutta le devastante intensità, ma ti sembra di riuscire ad assorbirla, in fondo si tratta di una piccola goccia nera nella tua anima che un attimo prima era tranquilla e trasparente. Con il passare dei minuti capisci che che nella lotta tra i due elementi non sarà l'acqua ad averla vinta nonostante il confronto sembrasse impari. E quella goccia piano piano anzichè dissolversi e neutralizzarsi, inquina, intorbidisce, ti penetra e si deposita in ogni singolo e remoto angolo del tuo spirito e del tuo corpo, imbratta le tue ali come fosse petrolio e ti rende simile a lei.

mercoledì 21 aprile 2010

Passaggi

Passeggiano mano nella mano sulla spiaggia, lei ogni tanto lo guarda rapita, lui diligentemente contraccambia; devono aver fatto l'amore da poco. Solo qualche ora fa lui la guardava come se non fosse esistita altra donna al mondo, non altrettanto bella o altrettanto desiderabile, credendo sinceramente di amarla. Subito dopo per lui lei torna ad essere semplicemente una donna, con i suoi difetti, anzi lui adesso nota sopratutto quelli. Non si capacita di come lei pochi minuti prima gli sembrasse una dea e del resto anche lui ora si sente un'altra persona, non più in preda ai sensi ma freddato dalla crudezza della realtà, un po' disgustato di sè stesso. Ora si trascina controvoglia in quel passeggiare cui è accondisceso pur di sottrarsi al disagio che il ripiombare nel mondo privato di turbamenti ormonali gli aveva arrecato. Tra qualche ora il tutto si ripeterà, ad un tratto lui sentirà nuovamente per lei un moto che inizialmente saprà di tenerezza, per poi preludere ad un desiderio sempre più pulsante che gli farà perdere nuovamente il senso della realtà qualunque cosa voglia dire e le tracce dei suoi sentimenti saranno nuovamente occultate nell'impossibile impresa di riuscire finalmente ad allineare cuore, cazzo e cervello.

sabato 17 aprile 2010

Ambire

Ambisco poco, lo so, da sempre. Eppure mi piacerebbe fare ambo..appunto ambo e non tombola, ma forse quello è ambare. Sempre diffidato degli ambiziosi.. certo.. un facile alibi per non dover assaporare l'amaro calice della sconfitta misurando i miei limiti ma preferire piuttosto l' agrodolce della rinuncia in partenza tenendo in vita artificialmente l'orizzonte delle possibilità. Gli ambiziosi sul lavoro, arrembanti o strategici in grado di assolversi per ogni tradimento alla propria dignità o ai propri princìpi. Gli ambiziosi nei rapporti sociali, donne che si vestono costantemente da femmine, truccate e tirate a lucido, provocanti e seduttive sempre e comunque, o uomini edonisti, curati e viziati dall'ego ipertrofico, tipologie con l'ossessione della seduzione a nascondere narcisismo sfrenato o insicurezze inconfessabili, ma raramente a nascondere bellezza vera, spesso deludenti sul piano umano. E io re delle terre di mezzo, degli equilibri impossibili a cercare di coniare e di cucire su di me un ruolo nuovo che stia tra un'ambizione dal volto umano o un essere rinunciatario illuminato ed attivo.

martedì 6 aprile 2010

Sfumo

Sfumo, sorprendentemente, ineluttabilmente sfumo. I miei occhi strabuzzati di pesce fuor d'acqua perdono vividezza, i colpi violenti e affannati della mia coda sul legno della barca sono sempre più blandi e meno convinti. I demoni che mi divorano sono sempre meno insidiosi e feroci, il miraggio allettante della possibilità si perde tra il fioccare di questa neve che cancella, che attutisce, che smorza, che spegne, lasciando spazio ad una rassegnazione stanca e che non porta con se nemmeno il riposo come premio di consolazione per questa dissanguante sconfitta.

giovedì 1 aprile 2010

Scarcioff'

Mi sono rimasti 3 carciofi da finire, potrei farli fritti, "l' scarcioff'", come li faceva mia madre visto che oggi sarebbe stato il suo compleanno la potrei celebrare così. Ma non li so pulire i carciofi, sono il solito indeciso, non so quando fermarmi a togliere foglie. Normalmente, come mi capita con le persone, tolgo tolgo finchè alla fine non mi rimane più nulla, effetto pugno di mosche garantito. Quel poco che rimane lo friggo, il risultato non è tremendo, vagamente ricordano quelli che faceva mia madre, come tutto ciò che faccio: i miei disegni, i miei progetti, le mie scelte, ricordano vagamente ciò che avrebbero dovuto essere, come a ricordarmi l'errore a imperitura memoria. Ho anche scoperto che non si muore se si ingoiano le spine dei carciofi fritte, ma in ogni caso non mi sono saziato, per fortuna l'altro giorno sono passato per caso di fronte allo spaccio della Galbusera, e anche se non ho incontrato il Mago G mi sono comprato scatoloni di biscotti, per cui adesso ne abbraccio uno di scatolone da 1,5 Kg e mi sfondo di Zalet, che nemmeno mi piacciono da impazzire gli Zalet, ma che devo fare? Io andavo pazzo per i Maltolatte, ma poi hanno smesso di produrli, poi uno dice che va in depressione..