Sarà per via del nuovo risorgimento morale che la nazione sta finalmente preparando che io come al solito, controcorrente, sto dando libero sfogo alle mie peggiori tendenze ed intenzioni. Ok ok d'accordo, non c'è nessun risorgimento morale all'orizzonte e in realtà la mia condotta si sta adeguando all'imbarazzante andazzo dilagante, ma credo che la mia deriva morale sia indipendente da tutto ciò e del tutto personale (sarà proprio vero? mah!). Resta il fatto che tutto il peggio che è sempre stato dentro di me e che ho sempre strenuamente combattuto, occultato e dissimulato sta ineluttabilmente fiorendo come gramigna nella mia vita. Quel cumulo di bugie, tradimenti, ipocrisie, gelosie, abusi, falsità, individualismi, invidie, meschinità, pruriti, furti, pavidità, ruffianerie, pregiudizi, malversazioni, egoismi sempre trattenuti dentro di me, rifiutati e vissuti con vergogna, oltre che con fatica, stanno piano piano emergendo e manifestandosi. Il senso di vergogna resta uguale e non cerco alibi nel mio essere venuto meno ai miei principi, so bene di essere in abbondante compagnia ma questo proprio non mi interessa; non c'è orgoglio, non c'è resa, forse conveniente menefreghismo e apatica pigrizia. Forse ha senso che la mia parte peggiore venga alla luce e faccia il suo corso e che paradossalmente si trasformi in un operazione di verità, che mi consenta di prendere le distanze dal peggio non più solo in base a principi ideali ma grazie agli effetti che questo tipo di atteggiamento potrà generare.